Ogni anno, entro il 23 settembre, tutte le Pubbliche Amministrazioni italiane sono tenute a pubblicare o aggiornare la Dichiarazione di Accessibilità per ciascun sito web e applicazione mobile di cui sono titolari. Questo adempimento, previsto dalla Direttiva UE 2016/2102 e recepito dalla normativa nazionale, non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta anche un passo fondamentale verso la costruzione di una Pubblica Amministrazione digitale accessibile, trasparente e inclusiva. Cos'è la dichiarazione di accessibilità e perché è importante La dichiarazione di accessibilità è un documento ufficiale che ha lo scopo di comunicare pubblicamente il livello di conformità dei siti e delle app della PA ai criteri di accessibilità previsti dalla legge. Viene redatta seguendo uno standard europeo uniforme, che consente a ogni cittadino – soprattutto a quelli con disabilità – di sapere se un determinato servizio digitale è accessibile e in che misura. Il principio di fondo è semplice: l’accessibilità è un diritto.
Dichiarazione di Accessibilità: quanto vale
I servizi pubblici digitali devono essere fruibili da chiunque, indipendentemente da disabilità fisiche, cognitive o sensoriali. La dichiarazione ha quindi un duplice valore: da un lato serve a monitorare lo stato di accessibilità, dall’altro costituisce un impegno pubblico delle amministrazioni verso il miglioramento continuo della qualità dei propri servizi online. Validità e scadenze: quando aggiornare la dichiarazione Ogni dichiarazione ha una validità annuale: entra in vigore il 24 settembre e scade il 23 settembre dell’anno successivo. Entro questa data, tutte le PA devono riesaminare i contenuti della dichiarazione esistente e, se necessario, aggiornarla o correggerla, utilizzando esclusivamente lo strumento online messo a disposizione da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Il mancato aggiornamento entro il termine previsto rappresenta una violazione della normativa in materia di accessibilità e può comportare responsabilità giuridiche per l’amministrazione, in base a quanto stabilito dall’articolo 9 della Legge n. 4/2004.
Redazione della Dichiarazione di Accessibilità
La redazione della dichiarazione di accessibilità non è un passaggio meramente formale, ma implica una preparazione tecnica e organizzativa. Prima di poter procedere con la compilazione, le amministrazioni devono assicurarsi di aver adempiuto ad alcuni requisiti fondamentali. In primo luogo, è necessario aver nominato il Responsabile della Transizione Digitale (RTD), figura chiave prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
La mail del RTD deve essere indicata correttamente su Indice PA (IPA), poiché è attraverso questo canale che AgID fornisce comunicazioni ufficiali e indicazioni operative. In secondo luogo, è indispensabile aver effettuato una verifica tecnica della conformità del sito o dell’app ai requisiti di accessibilità. Questa analisi deve seguire le indicazioni fornite dalla normativa nazionale e dalla direttiva europea e può essere effettuata anche con l’ausilio di strumenti automatici e semiautomatici, integrati da verifiche manuali su aspetti critici come la navigazione da tastiera, la comprensione dei contenuti o l’uso di screen reader.
L’Agenzia per l’Italia Digitale, oltre a fornire la piattaforma per la compilazione delle dichiarazioni, ha il compito di monitorare il livello di accessibilità dei servizi pubblici digitali su scala nazionale. I dati raccolti tramite le dichiarazioni vengono utilizzati da AgID per elaborare report periodici, individuare criticità e definire piani formativi e azioni di sistema. Ciò significa che ogni dichiarazione non è solo un atto dovuto, ma anche un tassello di un ecosistema più ampio, finalizzato a diffondere la cultura dell’accessibilità e a sostenere le amministrazioni nel percorso di trasformazione digitale.
Accessibiltà come servizio per i cittadini
L’aggiornamento annuale della dichiarazione di accessibilità non deve essere vissuto come un mero adempimento burocratico. Al contrario, è un’opportunità preziosa per rivedere lo stato dell’accessibilità dei propri strumenti digitali, individuare margini di miglioramento e attivare iniziative concrete per rendere i servizi più inclusivi. Investire in accessibilità significa migliorare l’esperienza utente per tutti, non solo per le persone con disabilità. Un sito accessibile è più chiaro, navigabile, leggibile e compatibile con tutti i dispositivi, riducendo le barriere e aumentando la qualità del servizio pubblico digitale.
Il termine del 23 settembre è una scadenza annuale che deve essere rispettata con attenzione da tutte le Pubbliche Amministrazioni. Il rispetto dei requisiti normativi, la verifica tecnica della conformità e la corretta compilazione della dichiarazione tramite l’apposita piattaforma AgID sono passaggi essenziali per garantire trasparenza, legalità e inclusione. L’accessibilità non è solo una questione tecnica: è una scelta culturale che pone al centro la persona e i suoi diritti. Le amministrazioni che affrontano con serietà il tema della dichiarazione di accessibilità dimostrano di essere realmente al servizio dei cittadini e pronte a costruire un digitale pubblico equo e sostenibile.
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