Definizione — L’accomodamento ragionevole indica gli adeguamenti necessari e appropriati che consentono a una persona con disabilità di accedere, partecipare o lavorare su base di uguaglianza rispetto agli altri, senza imporre un onere sproporzionato all’organizzazione. È un concetto di matrice internazionale (Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità) applicabile anche al digitale.
Esempi pratici nel contesto digitale
- Configurazioni personalizzate di workstation: ingranditori, display braille, software di dettatura vocale, tastiere alternative.
- Alternative equivalenti: documenti in formato accessibile, sottotitoli o caption per video formativi, canali di contatto accessibili.
- Flessibilità dei processi: estensione dei tempi per task critici, rimozione di CAPTCHA percettivi, modulistica compilabile da tastiera.
- Supporto umano quando necessario (es. help desk formati sull’uso con tecnologie assistive).
Accessibilità vs accomodamento
L’accessibilità mira a progettare prodotti e servizi fruibili da tutti sin dall’inizio (by design). L’accomodamento ragionevole è un intervento individuale per rimuovere barriere residue in casi specifici (ad esempio un dipendente o un cittadino con esigenze particolari). Le due dimensioni sono complementari: un servizio accessibile riduce il bisogno di accomodamenti, ma non lo elimina.
Come gestirlo in organizzazione
- Policy chiara su richieste e tempistiche di risposta, con canali dedicati.
- Valutazione proporzionata: analizza impatto, costi, benefici, sicurezza e alternative disponibili.
- Documentazione: registra soluzioni adottate e risultati; tutela sia l’utente sia l’ente.
- Formazione: sensibilizza team IT, HR e redazione su procedure e strumenti.
Voci correlate e collegamenti utili
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